La secchezza oculare in menopausa: quali terapie?
Nella Giornata Mondiale della Menopausa, vogliamo dedicare un articolo del blog alla secchezza oculare, spesso legata a questa fase della vita per molte donne.
La menopausa è una fase fisiologica che si verifica in genere intorno ai 50 anni. Non è una malattia, ma un’evoluzione biologica naturale nella vita di una donna. Spesso è però accompagnata da alcuni disturbi che possono compromettere la qualità della vita, come ad esempio le vampate di calore, sudorazioni notturne, calo del desiderio sessuale e talvolta depressione.
La consulenza del proprio medico o ginecologo è importante per affrontare la menopausa con serenità e risolvere i disturbi che si presentano.
La secchezza oculare è spesso tra questi.
LA SECHEZZA OCULARE IN MENOPAUSA
Si stima che circa il 50% delle donne sopra i 45 anni e il 90% delle donne in menopausa soffrano di secchezza oculare.
Sintomi iniziali frequenti sono:
● arrossamento
● intolleranza alle lenti a contatto
● sensazione di corpo estraneo nell’occhio
PERCHÉ GLI OCCHI SI SECCANO DI PIÙ DURANTE LA MENOPAUSA
La maggiore secchezza oculare che si avverte in menopausa è dovuta al calo nella produzione degli ormoni femminili nelle ovaie, il progesterone e l’estrogeno.
Anche l’alterazione dei livelli di prolattina e testosterone influisce sulla funzione lacrimale dei tessuti epiteliali e della ghiandola dei Meibomio.
Questi ormoni sono fondamentali per la produzione e la qualità del film lacrimale che lubrifica l’occhio.
L’alterazione ormonale non è l’unica causa del discomfort oculare. Anche la ridotta produzione di collagene e acido ialuronico legata all’età contribuisce ad accentuare la secchezza dei tessuti, inclusi quelli oculari.
Infine, l’uso prolungato delle lenti a contatto, per chi le porta, o l’esposizione all’aria condizionata o eccessivo riscaldamento degli ambienti possono peggiorare o scatenare i sintomi.
QUALI TERAPIE SONO DISPONIBILI PER TRATTARE LA SECCHEZZA OCULARE IN MENOPAUSA?
La prima linea terapeutica è l’uso costante di colliri e gel oftalmici a base di acido ialuronico.
Le terapie topiche vengono consigliate in base ai sintomi e alla gravità del disturbo e si classificano in base alla loro funzione:
● diluizione delle lacrime iperosmolari, più dense
● ripristino di un corretto volume lacrimale
● stabilizzazione della struttura lacrimale mediante riduzione della tensione superficiale
● correzione di parametri lacrimali alterati
● nutrizione dei tessuti della superficie oculare
Oltre alle terapie topiche, sono efficaci nell’agire sulla causa del problema, e quindi sulla qualità e la quantità del film lacrimale, la terapia ormonale sostituiva e il trattamento con la luce pulsata IPL.
La terapia ormonale sostitutiva
La terapia ormonale sostitutiva in alcuni casi può avere effetti benefici anche sulla struttura oculare e la stimolazione della funzione lacrimale.
Gli ormoni sembrerebbero stimolare le cellule mucipare congiuntivali, responsabili della secrezione mucosa del film lacrimale.
Alcuni studi sembrerebbero però dimostrare che la terapia a base di soli estrogeni, potrebbero accentuare i sintomi della sindrome dell’occhio secco.
Gli ormoni maschili, come il testosterone, benché presenti in misura minore nella donna, sono ugualmente responsabili per la corretta lubrificazione dell’occhio.
È sempre bene consultare il proprio ginecologo e il proprio oculista per stabilire la terapia o la combinazione di terapie più adeguate.
Il trattamento con IPL
La luce pulsata agisce direttamente sulla funzionalità delle ghiandole del Meibomio. Il trattamento dura 15-20 minuti e i primi risultati si possono già notare dopo 2 sedute.
I raggi di luce pulsata lavorano sulla qualità del film lacrimale e mirano a ripristinare la sua componente lipidica. Svolgono un’azione a lungo termine, rispetto ai benefici più immediati ma meno duraturi delle terapie topiche come le lacrime artificiali, che possono essere comunque usate al momento del bisogno.
Maggiori informazioni sul trattamento a luce pulsata Eye Light si trovano nel nostro sito web.
PERCHÉ È IMPORTANTE TRATTARE LA SECCHEZZA OCULARE IN MENOPAUSA?
Trattare l’occhio secco al momento della comparsa dei primi sintomi è importante perché si evita il peggioramento del quadro clinico e si limita il rischio dell’insorgere di altre patologie o infezioni.
Alla comparsa dei primi sintomi della menopausa, i sintomi della secchezza oculare sono sopportabili, ma tendono a peggiorare nel corso degli anni, soprattutto durante la post-menopausa.
Il film lacrimale ha una funzione protettiva e aiuta a eliminare scorie e corpi estranei.
Per questo motivo si è anche maggiormente esposti a cheratiti e congiuntiviti.
ALCUNI CONSIGLI UTILI
Durante la menopausa, la secchezza oculare è in molti casi fisiologica, ma alcuni accorgimenti nello stile di vita possono aiutare a migliorare i sintomi:
● Dieta – l’idratazione è fondamentale. Aiutano anche gli omega 3 contenuti nelle noci e nel salmone e le fonti naturali di estrogeno come la soia e le crucifere.
● Riposo – la qualità del sonno influisce spesso sull’idratazione degli occhi che in mancanza di riposo, tendono a seccarsi e arrossarsi.
● Integratori – sopperire alla ridotta produzione di collagene e acido ialuronico, naturalmente presenti nel nostro corpo, con i giusti integratori può aiutare a migliorare il quadro clinico nella sindrome dell’occhio secco
● Terapie – l’adesione alla terapia prescritta dal ginecologo e dall’oculista è importante per garantire continuità nel trattamento e migliorare i sintomi nel lungo termine.
Per chi desiderasse maggiori informazioni o prenotare un appuntamento per trattare la secchezza oculare in menopausa, può chiamare la nostra segreteria allo 079.232532 o scriverci a