Quali fastidi aspettarsi davvero dopo l’intervento di chirurgia refrattiva
L'intervento di chirurgia refrattiva è l'unica soluzione per riacquistare una vista ottimale senza l'uso di lenti a contatto e occhiali. Questo tipo di chirurgia laser, benchè mini-invasiva, può spaventare, soprattutto perché si parla spesso dei numerosi benefici e vantaggi, ma in pochi parlano dei possibili fastidi postoperatori e delle complicazioni.
QUALI FASTIDI ASPETTTARSI DAVVERO DALLA CHIRURGIA REFRATTIVA?
La chirurgia refrattiva è una procedura praticata da oltre 30 anni che risulta sicura ed efficace, con un decorso post-operatorio rapido e con pochi fastidi nella maggior parte dei casi. Molti pazienti infatti sono in grado di riprendere le attività quotidiane dopo sole 24 ore, specialmente se hanno effettuato l'intervento con tecnica SMILE o LASIK. Altri invece possono avere fastidi anche per alcune settimane.
Nei primi giorni dall'intervento sono frequenti:
- dolore
- bruciore
- rossore
- prurito
- lacrimazione
- secchezza
Durano generalmente 24 ore quando viene effettuata la SMILE o la LASIK, mentre possono durare oltre una settimana nel caso della PRK. In alcuni casi tutti i sintomi si possono manifestare in maniera molto intensa soprattutto nelle prime ore dopo l'intervento. Può essere necessario stare a lungo in una stanza buia e riposare. I fastidi si attenuano sempre di più col passare del tempo e con il processo di cicatrizzazione della ferita operata con il laser. Talvolta, la secchezza oculare può permanere per alcuni mesi, ma i sintomi possono essere facilmente alleviati con l'uso di lacrime artificiali o il trattamento a luce pulsata Eye Light.
Per quanto riguarda le complicazioni, queste sono estremamente rare, specialmente se si segue la terapia domiciliare prescritta dal chirurgo con estrema cura. Alcune complicazioni sono:
- correzione parziale del difetto visivo, in base al processo di riparazione dei tessuti
- dislocazione del flap in caso di tecnica LASIK in cui può essere necessario intervenire chirurgicamente per ripristinare la corretta cicatrizzazione
- inclusione delle cellule epiteliali nell'interfacie
- cheratite lamellare, in cui l'interfacie si infiamma
- infezione, la complicanza più grave ma anche la più rara
QUALI SONO GLI ASPETTI CHE INFLUISCONO SUL DECORSO POSTOPERATORIO DELL'INTERVENTO DI CHIRURGIA REFRATTIVA?
La presenza e l'intensità dei fastidi post-operatori dopo la chirurgia laser possono dipendere da numerosi fattori come ad esempio:
- la rapidità del processo di cicatrizzazione: più è lento, più duraturi saranno i fastidi
- la qualità del film lacrimale: una fisiologica funzionalità delle ghiandole del meibomio nel pre-intervento contribuisce a limitare la secchezza nel post-operatorio
- la tecnica utilizzata: la PRK, essendo la tecnica di superficie, può dare fastidi più intensi e tempi di recupero più lunghi
- l'esistenza di eventuali patologie oculari come la la sindrome dell'occhio secco
I fastidi post-operatori talvolta possono essere previsti dal chirurgo in sede di visita di idoneità all'intervento e sarà il chirurgo stesso a consigliare la tecnica più appropriata, prescrivere le opportune terapie e verificare che il paziente sia consapevole dei possibili rischi.
Nella nostra esperienza possiamo dire che la grande maggioranza dei pazienti, affronta il decorso post-operatorio positivamente perché il miglioramento della qualità della vita è di gran lunga superiore ai fastidi che si possono avvertire inizialmente. Non a caso i commenti più frequenti nelle recensioni che lasciano i pazienti fanno riferimento al grande senso di liberazione dalla schiavitù degli occhiali e della semplicità del percorso operatorio e post-operatorio.
Chi desiderasse prenotare una visita oculistica per valutare l'idoneità all'intervento di chirurgia refrattiva, può chiamare la nostra segreteria allo 079232532 o lasciare i recapiti sul nostro form o in un messaggio privato sulla nostra pagina Facebook e verrà ricontattato al più presto. È possibile anche consultare la nostra Guida alla Chirurgia Refrattiva.