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Chirurgia refrattiva

Chirurgia refrattiva

La chirurgia refrattiva è una procedura che permette di correggere i difetti della vista quali miopia, astigmatismo, ipermetropia e di recente anche la presbiopia. Il chirurgo, attraverso l’uso del laser modifica il profilo della cornea al fine di ristabilire il corretto focus, potenziando la vista.

La chirurgia refrattiva è una procedura che permette di correggere i difetti della vista quali miopia, astigmatismo, ipermetropia e di recente anche la presbiopia. Il chirurgo, attraverso l’uso del laser modifica il profilo della cornea al fine di ristabilire il corretto focus, potenziando la vista.

L’intervento di chirurgia refrattiva viene eseguito da oltre 30 anni. È una procedura sicura e mini-invasiva che consente di abbandonare l'uso di occhiali e lenti a contatto. Le ultime tecnologie a disposizione riducono al minimo i rischi di complicazioni e fastidi post-operatori.

Il COS offre diverse opzioni di chirurgia laser per rispondere al meglio al bisogno di salute dei pazienti:

Scarica o sfoglia online la nostra Guida alla Chirurgia Refrattiva per avere maggiore informazioni sulla visità di idoneità, le tecniche disponibili e i risultati ottenibili.

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Testo semplificato
Chirurgia refrattiva: quali difetti visivi può correggere?
La chirurgia refrattiva serve a correggere difetti di vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Grazie a queste tecniche, si modifica la forma della cornea in modo permanente. È possibile ridurre o eliminare il bisogno degli occhiali o delle lenti a contatto.
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Chirurgia refrattiva: quali difetti visivi può correggere?

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A chi è adatta la chirurgia refrattiva?
Possono sottoporsi alla chirurgia refrattiva tutte le persone che hanno un difetto visivo stabile, come miopia, ipermetropia o astigmatismo, e che hanno almeno 20 anni. È importante che la vista non sia cambiata nell’ultimo anno e che non ci siano malattie oculari o sistemiche che controindicano l’intervento.
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A chi è adatta la chirurgia refrattiva?

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Chi non può fare la chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva non è indicata per chi ha patologie oculari come il cheratocono, gravi secchezze oculari, glaucoma non compensato o alterazioni della cornea. Inoltre, è sconsigliata a chi ha malattie sistemiche non controllate, come il diabete grave o patologie autoimmuni. Non si esegue durante la gravidanza o l’allattamento, perché la vista può essere temporaneamente instabile.
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Chi non può fare la chirurgia refrattiva?

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Chirurgia refrattiva: quale anestesia si utilizza?
La chirurgia refrattiva si esegue in anestesia topica, cioè con semplici colliri anestetici messi direttamente sull’occhio. Non serve l’anestesia generale né quella locale con iniezioni. L’intervento è rapido e indolore, e il paziente rimane sveglio e collaborante durante tutta la procedura.
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Chirurgia refrattiva: quale anestesia si utilizza?

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Cosa succede il giorno dell'intervento?
Il giorno dell’intervento il paziente arriva in ambulatorio e viene accolto dal personale sanitario. Dopo aver firmato il consenso informato, si procede con il controllo della vista e la somministrazione di colliri anestetici. L’intervento dura pochi minuti per occhio, e subito dopo il paziente può tornare a casa. È consigliabile farsi accompagnare da un familiare o un amico.
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Cosa succede il giorno dell'intervento?

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Cosa succede il giorno dopo l’intervento?
Il giorno dopo l’intervento il paziente si presenta al controllo post-operatorio. Durante la visita si verifica che la cornea stia guarendo correttamente. In genere si inizia già a vedere meglio, anche se la vista può essere ancora un po’ appannata. È importante seguire scrupolosamente la terapia prescritta e indossare gli occhiali protettivi quando indicato.
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Cosa succede il giorno dopo l’intervento?

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Quali sono i possibili fastidi post-operatori della chirurgia refrattiva?
Dopo l’intervento di chirurgia refrattiva si possono avvertire alcuni fastidi temporanei come sensazione di corpo estraneo, bruciore, lacrimazione o fotofobia (fastidio alla luce). In alcuni casi la vista può essere un po’ sfocata nei primi giorni. Tutti questi sintomi sono normali e tendono a migliorare rapidamente con la terapia prescritta e il riposo visivo.
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Quali sono i possibili fastidi post-operatori della chirurgia refrattiva?

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Quali sono le tecniche di chirurgia refrattiva?
Le principali tecniche di chirurgia refrattiva sono la PRK e la FemtoLASIK. Entrambe utilizzano il laser per rimodellare la cornea e correggere i difetti visivi. La PRK è una tecnica superficiale, adatta a cornee più sottili, mentre la FemtoLASIK è più evoluta e consente un recupero visivo più rapido. La scelta della tecnica dipende dalle caratteristiche dell’occhio e viene valutata durante la visita.
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Quali sono le tecniche di chirurgia refrattiva?

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Quali sono i tempi di recupero dopo l’intervento di chirurgia refrattiva?
I tempi di recupero dipendono dalla tecnica utilizzata. Con la FemtoLASIK, la vista migliora già il giorno dopo e il recupero completo avviene in pochi giorni. Con la PRK, il recupero è più graduale: ci vogliono circa 4-5 giorni per vedere meglio e qualche settimana per la stabilizzazione completa della vista. In entrambi i casi, si può tornare a una vita normale in tempi brevi, seguendo le indicazioni del medico.
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Quali sono i tempi di recupero dopo l’intervento di chirurgia refrattiva?

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Chirurgia refrattiva: il promemoria per i primi giorni dopo l’intervento.
Dopo l’intervento è fondamentale seguire alcune indicazioni importanti. Bisogna applicare correttamente i colliri, evitare di strofinarsi gli occhi e proteggersi dalla luce forte indossando gli occhiali da sole. È sconsigliato truccarsi o fare attività sportiva per alcuni giorni. Seguire questi consigli aiuta a guarire meglio e più rapidamente.
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Chirurgia refrattiva: il promemoria per i primi giorni dopo l’intervento.

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Quali sono i rischi della chirurgia refrattiva?
Come tutti gli interventi chirurgici, anche la chirurgia refrattiva presenta alcuni rischi, seppur rari. Tra i più comuni ci possono essere infezioni, cicatrici corneali, alterazioni visive come aloni o visione doppia. Tuttavia, con una corretta selezione dei pazienti e seguendo le indicazioni del medico, le complicanze sono molto rare e il trattamento è considerato sicuro ed efficace.
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Quali sono i rischi della chirurgia refrattiva?

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Rimborsi e convenzioni: cosa sapere sulla chirurgia refrattiva.
La chirurgia refrattiva non è coperta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), quindi non è possibile usufruire delle convenzioni pubbliche. Tuttavia, alcuni fondi sanitari integrativi o assicurazioni private possono rimborsare parzialmente o totalmente i costi dell’intervento, in base al tipo di contratto. È consigliabile verificare con la propria assicurazione o fondo sanitario.
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Rimborsi e convenzioni: cosa sapere sulla chirurgia refrattiva.